Speciale Brexit #2: Dai, dai dai!

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30 giugno 2016 di Scarpe Sciolte

Facciamo un brevissimo “pensiero a voce alta”.
Il biondissimo Boris Johnson, ex sindaco di Londra, ha dichiarato che non ha piú intenzione di correre per la carica di primo ministro.
Ora la notizia magari ai piú potra risultare abbastanza inutile ma, secondo il mio punto di vista meriterebbe un’analisi piú accurata.
Partiamo dal fatto che negli ultimi mesi Johnson é stato l’esatta nemesi di Cameron.
Lasciatemi spiegare meglio.
Cameron diceva A? Johnson diceva B.
Cameron era per il thé con il latte? Johnson per il limone.
Banale come puó esserlo solo l’imminente maratona di tutti i film di Bud Spencer, Cameron era per il remain, mentre Johnson per il leave.
Il fatto che Cameron avesse avuto un forte calo nei sondaggi era abbastanza chiaro per tutti (specialmente dopo l’inchiesta Panama Papers) e  il simpaticissimo tipo, omonimo del pesce rosso del maestro René Ferretti, ha fatto il possibile per raccimolare consensi di qua e di lá, sfruttando ai limiti del possibile questo lento declino di popolaritá del primo ministro inglese.
Il fatto peró che il leave poi si é dimostrato mooooolto meno “succoso” di quanto fatto intendere in una campagna elettorale in cui i leavers sparavano cifre ad minchiam che nemmeno Renzi alla presentazione del Jobs act, ha fatto si che Mr Johnson perdesse quel poco di apprezzamento che aveva raccolto contrastando Cameron in ogni modo possibile.
A tutto questo bisogna aggiungere che, come ben sapete, Cameron ho dichiarato che si dimitterá entro ottobre e, come e facile immaginarsi, questo ha esposto il nostro caro ex sindaco londinese, ad un grosso rischio. Quello di poter essere chiamato in causa per candidarsi come primo ministro (cosa peraltro a cui auspicava da praticamente sempre)…
Allora perché, nelle ultime 24 ore, il Biondo di Londra ha detto che non concorrerá come primo ministro?
Io mi permetto un analisi del tutto personale e ci tengo a precisare che non ho altre fonti da citare se non la mia logica da quattro soldi.
Lasciatemi spiegare…
I “Leavers”, ovvero i sostenitori del leave, hanno portato avanti la campagna promettendo milioni di sterline al NHS (servizio sanitario nazionale), ai vari stati e, ultimo ma non meno importante, un controllo del flusso migratorio ferreo.
Tutte promesse che si stanno dimostrando difficilmente mantenibili…
Voglio essere sincero con voi. Non penso che i sostenitori “ufficiali” del leave fossero convinti di vincere. Probabilmente volevano portare un pó di caos da usare contro Cameron e il suo governo. Paradossalmente la vittoria del leave gli si é rivolta contro perché sono stati resi pubblici i dati che smentiscono tutto quello che era stato promesso durante la campagna per il leave (o almeno una buona parte).
Cameron dimettendosi ha, per come la vedo io, ufficiosamente dichiarato “l’avete voluta la bicletta? Adesso pedalate voi e ve la sbrogliate voi la matassa”.
Quello che non riesco a togliermi dalla testa é che Johnson ormai abbia capito che minchiata spaziale é stata fatta e, giustamente, non ha la piu pallida idea di come gestire la cosa quindi preferisci non concorrere piuttosto che rimetterci la faccia.
La domanda che mi salta in mente é: chi sará in grado politicamente di gestire la deriva Inglese? (E sottolineo inglese perché nessuno mi leva dalla testa che la Scozia fará di tutto per restare in EU).
La risposta non é semplice.
D’altronde neanche la situazione lo é.
Restiamo in attesa di aggiornamenti e, se volete restare informati sul Brexit, ,ma ancor di piú sullo #Scottex, non perdetevi nemmeno un articolo di questa rubrichetta da quattro soldi….
Un abbraccio dal vostro inviato speciale/immigrato illegale
Ste

6 thoughts on “Speciale Brexit #2: Dai, dai dai!

  1. Sono d’accordo con te, probabilmente Johnson e gli altri Tory sostenitori del Leave non puntavano a vincere, ma ad incassare una buona percentuale per fare pressione sulla fazione Tory che ha sostenuto il Remain, capitanata da Cameron. Ora che hanno vinto, si trovano senza un piano di uscita dell’EU.
    Alla manifestazione di martedì 28/06 ho notato un cartello che diceva “What’s the plan now, Boris?”. Boris Johnson ha risposto oggi, tirandosi fuori dalla corsa per leadership.

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  2. lauryn77 ha detto:

    chiaro e liscio come l’olio. spero davvero che la amata Scozia ce la faccia a staccarsi da tutto sto casino…

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  3. LaPasionaria ha detto:

    Se la situazione non fosse drammatica, sarebbe da ridere perche’ a me tutti questi scaricabarili, l’evidente mancanza di una strategia in caso di Brexit e gli sfotto’ a Bruxelles sembrano degni della migliore delle commedie. In che mani… confidiamo in Queen Nicola 🙂

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