Pensieri: l’immigrato dal pigiama a righe?

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4 agosto 2017 di Scarpe Sciolte

Piccolo aggiornamento sul fronte Brexit vi va?
Avete presente la “notiziona” che ormai rimbalza qua e la per l’etere?
Quella in cui sembra che noi poveri cittadini EU, dopo il 2019, verremo messi in sacchi di juta e schiacciati fino a diventare gelatina per troll?
Avete presente no? Ok, bene. Anzi male.
Spero abbiate capito che, quello di cui stiamo parlando, altro non é che l’ennesimo “annuncio” alla cazzo privo di ogni attendibilità, buttato online giusto per raggranellare qualche click e, di rimando, qualche spicciolo coi banner pubblicitari…
Perché la pensi cosí? Vi starete magari domandando, con la giusta dose di curiosità misto a delusione e diffidenza.
La risposta é piuttosto semplice ma necessita un piccola spiegazione.
Giuro che non vi porteró via troppo tempo.
Il grosso problema che deve affrontare Teresa, e con lei tutta l’allegra compriccola in quel di L’Ondra, e di cui nessuno ancora sta parlando a dovere, non é solo quello di regolamentare quei brutti e sporchi immigrati che, armati di mandolino, paella, curry, baguette all’aroma di ascella, tentano in ogni modo possibile di venire a rubare il
lavoro e le donne nel territorio di sua maestà ma, anche di regolamentare quei ricchi pensionati che, stanchi di un clima meno simpatico di un pederasta in un centro estivo, come é giusto che sia, si vanno a godere la pensioncina qua e la per il sud dell’Europa.
A questi simpatici vecchietti tutto pallidume ed infradito, si devono anche sommare tutte
quelle centinaia di migliaia di professionisti squisitamente british che, a loro volta, stanno vivendo e lavorando nella cara e vecchia europa.
E questa gente?
Che fine fa ‘sta gente?
No seriamente… Parliamone.
Se a noi col mandolino ci rompi i coglioni, a questi con la crema abbronzante che fai?
O magari ai professionisti che vivono e lavorano che ne so, in Olanda? In Belgio?
Che je famo?
Anzi, che je farà l’Europa?
Anche perché pure loro sono immigrati e il discorso é piuttosto semplice: in questo caso l’Europa é come er cavaliere nero.
E non te conviene tanto fallo incazzà…
Tutto questo giusto per rimarcare che la propaganda é tanta e le informazioni, come sempre poche… La trattativa é ben lontana dall’essere chiara e bisogna, come sempre, evitare di cadere in squallidi meccanismi fatti solo per generare click facili…

Vabbé, come sempre vi tengo aggiornati quando ho qualcosa di meglio che di un becero click bait da quattro soldi 🙂

Nel frattempo, statemi bene.
Ste

5 thoughts on “Pensieri: l’immigrato dal pigiama a righe?

  1. Guido ha detto:

    Ciao,

    quello che scrivi e dici è sempre un bel leggere.

    Però io mi domando : come mai molte multinazionali finanziarie/immobiliari/servizi stanno movendo le proprie sedi principali dall’UK in EU ? Forse loro prevedono (o ne sanno qualcosa in più di noi) che ci sarà una hard Brexit oppure stanno solo facendo pressioni ?

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    • Scarpe Sciolte ha detto:

      ciao Guido!
      non fraintendere quello che scrivo.
      Non sto dicendo che va tutto bene tipo l’avvoltoio di Robin hood.
      Sto semplicemente facendo un punto di una situazione assurda.
      É passato un anno e ancora non si sa praticamente nulla, si ricamano “notizioni da prima pagina” su affermazioni che valgono meno di una banconota da 3 euro e, ovviamente, tutto questo ha un solo risultato: incertezza.
      E l’incertezza mette paura. tanta paura.
      Ecco perché molte aziende si stanno tutelando.
      Ripeto, non sto dicendo che va tutto bene, mi sto piu che altro lamentando pubblicamente della scarsa qualità delle informazioni che ci vengono propinate ogni giorno.
      É anche per questo che praticamente non scrivo quasi piú niente.
      Semplicemente perché NON si sa ancora niente (purtroppo).

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  2. Guido ha detto:

    Infatti è tutto questo silenzio che mette paura ! Io credo che neanche loro (la May con i suoi ) ci credono così tanto e stanno pensando a come risolvere la situazione. Purtroppo il tempo passa velocemente e la scadenza di fine marzo 2019 è dietro l’angolo. Se l’UE si impunta per ottenere un accordo, senza periodi di transizioni o cose del genere, la vedo molto dura. Ed entro quella data si devono aver risolto anche molte problematiche dei rapporti economici/finanziari tra UK e UE.

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    • Francesco ha detto:

      Concordo, prima di tutto bravo Stefano per gli spunti interessanti e il sano humour che esce qua e la tra le parole, appreciated!!! Ho letto molti dei tuoi articoli nel tempo! Great job 😉 !

      L’incertezza è conseguenza della tematica veramente COMPLESSA che il governo inglese si trova a gestire e del modo con cui la stanno gestendo, essere decisi su un argomento non significa che le idee a supporto siano sempre brillanti e costruttive, anzi. Ricordiamo gli slogan a supporto del referendum di giugno 2016, la successiva attivazione dell’art. 50, i risultati delle elezioni anticipate, il clima politico successivo al risultato delle elezioni.

      Spero vivamente che ci sia un fiume di lungimiranza politica e soprattutto umana sul tema brexit in vista del 2019 e che le scelte future sul tema portino beneficio sia allo UK che all’UE. Personalmente ritengo che nel XXI secolo le nazioni non debbano assolutamente chiudersi in loro stesse ma al contrario debbano vedere nel mercato unico comune un importante elemento di arricchimento tra le diverse culture e economie. Per carità rispetto benissimo chi la pensa diversamente, basta che il fine ultimo sia il bene comune e non quello di pochi.

      Un saluto a tutti 🙂

      Fra

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      • Scarpe Sciolte ha detto:

        La tua opinione è perfettamente in linea al mio pensiero ma purtroppo viviamo in un periodo storico in cui sta tornando di moda distinguere in base al colore.
        E non c’è niente da fare purtroppo. Come diceva Einstein (credo), la stupidità è in aumento e la popolazione resta costante…

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